È importante conoscere la differenza tra la tristezza e la depressione.
La tristezza è uno specifico stato emotivo, tipicamente indesiderata, ma anche funzionale. Può agire come un sistema di allarme per avvisare l’individuo che un problema deve essere affrontato.
La tristezza potrebbe nascondere altri sentimenti intensi e indesiderati come la rabbia, l’ansia o la mancanza di speranza, per cui una persona potrebbe dover affrontare questi sentimenti per ridurre la tristezza.
Anche se la tristezza è spiacevole, non dura per sempre. A tutti può capitare di vivere momenti o giornate tristi, ma questo fa parte della normalità e non significa essere depressi.
La depressione è uno stato psicologico di profondo malessere, caratterizzato da una sensazione di perdita di energia vitale interiore, ma anche fisica e di voglia e piacere nel fare le cose che prima venivano svolte regolarmente. Questa sensazione è costante per varie settimane o mesi.
È una condizione patologica molto diffusa, si calcola che colpisca nell’arco della vita dal 10 al 15% delle persone. Tipicamente si percepisce un vissuto di angoscia e impotenza, viene avvertito come un essersi spenti o come vedere e sentire tutto il mondo intorno e se stessi in bianco e nero, o con infinite tonalità di grigio, sembra di avere “perso” un pezzo di sé, il nucleo più vitale, più energetico, più bello, che è essenziale per godere delle cose, per vivere bene, per provare benessere (ben-essere), per avere voglia di fare cose e progetti, per sentire di vivere pienamente. Un sentimento quindi di perdita di un precedente buon livello di funzionamento.
Attraverso la terapia EMDR si può affrontare la depressione aiutando i pazienti a rielaborare i ricordi e le esperienze che sottendono queste condizioni. La depressione può derivare da ricordi non completamente elaborati, che mantengono la loro carica emotiva negativa. Gli studi sull’EMDR hanno evidenziato notevoli benefici nel trattamento della depressione. Viene avvertito un generale miglioramento dell’umore e aumento della stabilità emotiva.