Si definisce traumatico un evento improvviso che altera il normale corso della vita del soggetto; in esso l’individuo percepisce minaccia per la propria vita o per l’integrità del proprio corpo e senso di impotenza.
Se l’evento non viene elaborato, ricostruito e condiviso può tradursi in stress che spesso si concretizza in sintomi quali:
- episodi di intrusione
- volontà di evitare e mancata elaborazione
- ipervigilanza e ipersensibilità
che possono diventare stabili, intensi e provocare Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS) che può durare anche a distanza di anni dopo che l’evento traumatico si è risolto.
Esistono traumi situazionali (incidenti, catastrofi naturali, lutti improvvisi, diagnosi malattia..), interpersonali (violenze fisiche o sessuali, abusi..) o di attaccamento che riguardano le figure significative (violenze familiari, neglet, esperienze critiche a livello soggettivo..)
Tali disturbi devono essere inquadrati all’interno di un percorso di psicoterapia ed in particolare della terapia EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2013 ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.